La valutazione Neuropsicologica del danno alla Persona

Alcune persone potrebbero trovarsi coinvolte in situazioni potenzialmente dannose per la loro salute fisica e/o psicologica, come ad esempio infortuni sul lavoro, incidenti della strada, episodi di maltrattamento o violenza, conseguenze indesiderate di interventi terapeutici, traumi emozionali, ecc.
Alcuni dei summenzionati eventi possono essere la risultante di comportamenti illeciti e diventare oggetto di contenzioso giudiziario, finalizzato al risarcimento del danno riportato dalle vittime.
L’esame neuropsicologico forense è uno strumento utilizzato per la valutazione delle conseguenze degli eventi traumatici, per le conseguenze cognitive (danno neurocognitivo) oppure emozionali (danno psichico) del trauma.

La valutazione neuropsicologica

Il ragionamento giuridico nella valutazione del danno si basa su tre elementi, che devono essere dimostrati con argomentazioni ed empiricamente fondate:

  • che ci sia un evento qualificabile come colpa;
  • che ci sia un danno, considerato come modificazione peggiorativa rispetto alla situazione antecedente;
  • che ci sia un nesso di causalità tra la prima e il secondo.

L’esame neuropsicologico è in grado di mostrare una dettagliata analisi della situazione attuale, una stima affidabile del funzionamento antecedente l’evento lesivo e una comparazione tra i due momenti temporali.
Di seguito alcuni esempi di quadri clinici che si incontrano in responsabilità civile (disciplina del “fatto illecito” che obbliga chi arreca un danno ingiusto ad altra persona al risarcimento del danno), afferenti all’area sia del danno neurocognitivo, sia del danno psichico:

  • traumi cerebrali;
  • il danno da folgorazione;
  • le intossicazioni cerebrali (ad es. metalli, solventi, pesticidi, farmaci, sostanze d’abuso e gas);
  • il Disturbo Psicotico Breve e il Disturbo Acuto da Stress (si tratta di due quadri acuti e transitori in stretta relazione temporale con l’evento traumatico causale);
  • il Disturbo Post Traumatico da Stress (è il più grave e invalidante dei disturbi causati da eventi traumatici, tanto che i suoi effetti sono riscontrabili a distanza di decenni dall’esordio).

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