In Italia negli anni 90 si iniziò a prevedere l’ingresso dello psicologo nelle scuole tramite i Centri di Informazione e Consulenza (sportelli di ascolto) per svolgere attività di prevenzione, educazione e promozione della salute.
In seguito ci sono state iniziative
In seguito, sono proseguite le iniziative per istituire la figura dello psicologo scolastico e nel 1997 la Legge Bassanini ha conferito alla scuola l’autonomia necessaria per poter richiedere l’attivazione di progetti da parte di liberi professionisti.
Più nello specifico, alcune delle attività di pertinenza dello psicologo scolastico sono:
- valutazione e sperimentazione educativa e pedagogica;
- valutazione, diagnosi e supporto delle difficoltà relative alla motivazione, all’apprendimento e alla concentrazione degli alunni;
- valutazione e intervento per problemi relativi alla condotta;
- consulenza per il personale scolastico;
- formazione, sensibilizzazione e supporto per gli insegnanti nella gestione della classe e nella mediazione con le famiglie sportello di ascolto e sostegno psicologico per studenti, genitori e docenti;
- attivazione di percorsi di integrazione scolastica e di lotta alla marginalità sociale;
- prevenzione dell’abbandono e della dispersione scolastica;
- prevenzione, valutazione e intervento di peculiari dinamiche sociali e di conflitto (per esempio, bullismo e cyberbullismo);
- attività di counseling e orientamento alle scelte scolastiche e professionali.