Per molti adolescenti e giovani adulti la presenza in rete può diventare l’essenza stessa della propria identità; c’è una vera e propria creazione del sé nei social ed i feedback nei social possono diventare materiale di definizione del sé; allo stesso tempo ottenere feedback di approvazione o di disprezzo senza alcun criterio, è ormai diventato molto facile.
La caratteristica dei social è che tale immagine ed i relativi feedback, vengono condivisi con tutti i contatti.
Lo schema del bullismo si può configurare sia offline che online, tramite la designazione di una vittima, che viene esclusa, offesa e diffamata e tale rappresentazione negativa viene condivisa, attuando un sistema di aggressione virtuale o di esclusione.
Il cyberbullismo presenta due criticità:
- la condivisione online dell’immagine negativa del ragazzo, non rimane circoscritta ad un contesto specifico, ma si estende a tutti i suoi contatti; non c’è più un luogo dove la vittima di cyberbullismo possa scappare dalla rappresentazione del sé denigrata.
- La rappresentazione di sé nel web, è per molti adolescenti parte integrante della propria identità, di conseguenza essere esclusi e denigrati sono condizioni equiparate al non esistere e non solo online ma anche la vita reale potrebbe diventare senza senso. L’aggressione virtuale equivale ad un attacco al valore personale, alla propria autostima e fiducia in sé.
Le situazioni di cyberbullismo a volte sono difficili da riconoscere e da segnalare per gli stessi adolescenti e c’è il rischio di sviluppare una patologia depressiva.