Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT): un approccio efficace al Disturbo Borderline di Personalità

Il Disturbo Borderline di Personalità (DBP) è una condizione, caratterizzata da instabilità emotiva, relazioni interpersonali intense e instabili, comportamenti impulsivi e una marcata difficoltà nella regolazione delle emozioni. Tra i trattamenti più efficaci per questo disturbo vi è la Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT).

La Terapia Dialettico-Comportamentale (in inglese Dialectical Behavior Therapy, o DBT) è un tipo di psicoterapia sviluppata da Marsha Linehan negli anni ’80, inizialmente per trattare il disturbo borderline di personalità (DBP), ma oggi viene usata anche per altri problemi come depressione, disturbi alimentari, abuso di sostanze, ansia, ecc. La DBT unisce strategie comportamentali con elementi di accettazione e consapevolezza, derivati dalla mindfulness , e presenta una forte base di dialettica, cioè sull’idea che due cose opposte possano essere vere allo stesso tempo. L’obiettivo della DBT deve essere quello di aiutare la persona a trovare un equilibrio tra accettare sé stessi così come si è e allo stesso tempo lavorare per il cambiamento.
 

La DBT solitamente prevede i seguenti interventi:

  • TERAPIA INDIVIDUALE (1 VOLTA A SETTIMANA)
    Lavora su obiettivi personali, crisi recenti, e comportamenti problematici.
  • SKILLS TRAINING DI GRUPPO (1 VOLTA A SETTIMANA)
    In piccoli gruppi, si apprendono abilità pratiche divise in 4 moduli principali (vedi sotto).
  • COACHING TELEFONICO (SU RICHIESTA)
    Il paziente può contattare il terapeuta in momenti di crisi per applicare le abilità DBT “sul campo”.
  • CONSULTAZIONE TRA TERAPEUTI
    I terapeuti DBT lavorano in team per supportarsi a vicenda e garantire coerenza.

 

IL trattamento DBT è composto da 4 MODULI:

  1. Mindfulness (consapevolezza)
    Imparare a stare nel momento presente, osservare pensieri ed emozioni senza giudicarli.
  2. Tolleranza della sofferenza
    Strategie per affrontare il dolore e le crisi senza peggiorare la situazione (es: evitare autolesionismo).
  3. Regolazione emotiva
    Capire e gestire le proprie emozioni in modo più efficace.
  4. Efficacia interpersonale
    Migliorare la comunicazione, saper dire no, chiedere aiuto, mantenere relazioni sane.

I commenti sono chiusi.